Nei giorni della Pasqua 2016 andiamo alla scoperta della penisola del Pelion, che in greco moderno si pronuncia “Pilion”. In compagnia dei miei amici Barbara, Elisavet, Jerome, Flavianne e Camille, arriviamo sulla costa tessala a circa tre ore di automobile da Atene. Questa penisola incornicia con una serie di colline lussureggianti la piccola Volos, la principale cittadina della zona.
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Volos è la città del tsipouro, la famosa grappa greca, ma (dettaglio gastronomico a parte) non ci vuole molto, camminando lentamente nei boschi, per arrivare a capire come mai, nella mitologia greca, i monti del Pelion siano stati la patria dei Centauri – i mitici esseri per metà cavallo e per metà uomo. Qui, tutto è scuro, rigoglioso, ed anche un po’ tetro se comparato ai tipici colori delle zone di mare. La natura, qui, non ricorda affatto l’aridità dell’Attica, o la rada macchia del Peloponneso… Anzi, ci sovrasta da ogni lato, lasciandoci spesso camminare all’ombra delle fronde, mentre alti alberi chiudono la visuale, e strette vallate si alternano lungo i sentieri…
Detto fra noi, io preferisco di gran lunga il contatto con il mare. Ma qualche giorno in montagna non fa certo male, anzi! Devo però dire che camminando per questi boschi un’italiana come me ha un po’ la sensazione di sentirsi altrove, magari in un bosco degli Appennini centrali, dolci e scuri allo stesso tempo… È una strana sensazione.
Arrivati a Melies, trascorriamo qualche ora consumando un ottimo pranzo. Il paesino è davvero grazioso, tutto in pietra del luogo, dal colore grigio-argento. Qui le costruzioni sono tutte rigorosamente tradizionali, dalle fondamenta al tetto. Ma ecco che la piazza si sta animando molto. La Pasqua è un momento di devozione, è vero, ma anche di grandi festeggiamenti.
Al ritorno dobbiamo decidere: che si fa? Facciamo un’altra super camminata in mezzo alla natura, oppure prendiamo il famoso treno di Melies? Questo treno è molto speciale, ancora a vapore, risalente agli inizi del XX secolo, ed è pure un’opera del padre del famosissimo pittore De Chirico (Federica, tu che sei una sua grande fan, devi assolutamente prendere questo treno). Io sono molto felice che questo treno sia ancora funzionante e così ben conservato, e al solito mi ritrovo a pensare che la Grecia dovrebbe fare davvero il massimo per mantenere ogni sua piccola stupenda particolarità.
Questo viaggio ci costa 10 euro, ma per un’ora e mezza noi ragazze ci divertiamo moltissimo. Dico “noi” intendendo la parte più mediterranea del gruppo, perché quella francese ha preferito cimentarsi nel ritorno a piedi. Il panorama è meraviglioso, e possiamo goderci un viaggio su un treno a vapore, con interni in legno, proprio come se fossimo dame del West! 😀
Pochi secondi del nostro viaggio dal cellulare di Barbara… 😀