Qui in Grecia l’epifania è una festa importantissima: persino più importante del Natale!
Oltre al rito della benedizione delle acque – che abbiamo visto l’anno scorso – questa è un’altra gioiosa occasione per stare insieme a famiglia ed amici, facendo un altro brindisi al nuovo anno.
E noi?
Voglio dire... Io, Elisavet, Jerome e un gruppo di amici venuti da Cipro.
Ci siamo forse tirati indietro?
No di certo! Anzi, anche se non abbiamo con noi le nostre famiglie, è sempre molto piacevole ritrovarci fra noi amici. Ci siamo dati appuntamento all’Acropoli, che poi abbiamo visitato anche per vedere dall’alto la città, e poi abbiamo deciso di pranzare in uno dei ristorantini del centro. Niente di speciale, per la verità, ma abbiamo mangiato bene, nel classico modo greco, “spizzicando” qua e là da molti piatti posti al centro della tavola.
Abbiamo speso poco, e ascoltato musica tradizionale dal vivo con chitarre, mandolino, fisarmonica, in un’atmosfera decisamente di festa. Quando siamo usciti era già buio (gli orari greci sono molto diversi da quelli di Cremona), e io ho finalmente avuto modo di godere le allegre decorazioni natalizie di Atene. Durante le feste, infatti, ero in Italia, e mi sono persa pure la nevicata.
Mi piace molto la barca nel centro di Syntagma (la piazza del parlamento greco) che sostituisce il più “europeo” albero di Natale. Rappresenta un’usanza antica e tradizionale. Nelle famiglie dei pescatori era sempre una piccola barca ad essere addobbata e decorata per Natale, simbolo d’una società gravitante intorno alla pesca.
